Tecnica Bowen

Il Bowen è una tecnica manuale che prevede delle sequenze di pressioni digitali non invasive e molto delicate compiute su muscoli, legamenti tendinei, prevalentemente su fasce neurovascolari.

I movimenti sono intervallati da brevi pause, la cui importanza è fondamentale per dar tempo al corpo di recepire i segnali e di decidere se e quanto rispondere allo stimolo ricevuto.

E’ una tecnica semplice, efficace, mai dolorosa. Essa stimola il corpo ad intraprendere un processo di auto-guarigione e confida nella capacità dell’organismo di risolvere autonomamente gli squilibri esistenti.

L’operatore Bowen, eseguendo i movimenti specifici della tecnica con competenza professionale, fornisce il minimo stimolo esterno necessario a catalizzare la trasformazione che porta a un quasi immediato bilanciamento della struttura corporea, cui segue il ripristino della funzione.

Origini

Ideata dall’australiano Tom Ambrose Bowen negli anni cinquanta, è stata messa a punto, così come oggi la conosciamo, attraverso un’intensa ricerca clinica durata 30 anni, e insegnata a un numero ristretto di esperti.

Thomas Ambrose Bowen nacque il 18 aprile 1916 a Brunswick, vicino a Melbourne nello stato di Victoria, Australia. Ha lavorato come osteopata senza possedere una formazione in campo medico. La sua passione per lo sport, in particolare per il football australiano, ha fatto sì che si dedicasse in particolare ai massaggi e alle manipolazioni dei tessuti molli. Bowen non ha mai pubblicizzato il suo lavoro e, ciononostante, con la sua attività, ha raggiunto una grande fama nel suo paese. L’osteopata non ha mai dato una spiegazione di come e perché il suo approccio funzionasse sugli stati patologici, però ha descritto la malattia come energia temporaneamente “intrappolata” in un’area. Rispetto al suo metodo, gli esperti non sono riusciti a mettere a punto una teoria scientificamente accettabile, nonostante l’acclarata efficacia del metodo. Trattandosi, comunque, di una disciplina basata su un approccio di tipo orientale, gli agopuntori hanno notato un notevole numero di correlazioni tra i punti di applicazione Bowen e i meridiani cinesi di applicazione di aghi. Tra gli specialisti in osteopatia e naturopatia si annovera Oswald Rentsch, istruito personalmente da Bowen, il quale dopo la morte di quest’ultimo, nel 1982 ha aperto l’Accademia Australiana di Bowen per l’insegnamento e la divulgazione del metodo. In Italia il metodo è stato introdotto nel 1996 e nel 1998 è stata fondata l’Associazione Italiana Bowen.

Approfondimenti

Tom Bowen ebbe modo di constatare che l’organismo, opportunamente stimolato e messo nelle giuste condizioni, è in grado di ritrovare molto spesso la capacità di riequilibrarsi autonomamente.

I principali effetti della tecnica Bowen:

  • Modula e armonizza l’attività delle componenti simpatica e parasimpatica del sistema nervoso autonomo, responsabile delle risposte involontarie dell’organismo a sollecitazioni provenienti sia dall’ambiente interno che esterno;
  • L’energia vitale prende a fluire liberamente e la percezione soggettiva immediata è di benessere;
  • Lo stato di rilassamento segna l’inizio del processo di riequilibrio e fornisce al corpo l’opportunità di riorganizzare se stesso attraverso l’attivazione di vari riflessi neurali;
  • Il corpo riallinea se stesso con effetti benefici sulle strutture muscolo – scheletriche, sul sistema nervoso e sulle funzioni viscerali;
  • Aumenta l’afflusso del sangue alle articolazioni e migliora il metabolismo idrico a livello dei tessuti corporei.

Che cosa lo distingue da altri massaggi?

Il metodo Bowen Non è un vero e proprio massaggio perchè il tocco e la presenza dell’operatore non sono continuativi e questa è sicuramente la caratteristica più singolare del Bowen; i tocchi sono alternati da pause durante le quali l’operatore si allontana per consentire un profondo rilassamento. Queste pause sono molto importanti, perchè danno il tempo al cervello di elaborare il messaggio ricevuto e di fornire una risposta.

Quante sedute ci vogliono per ottenere dei risultati?
La risposta è molto soggettiva, nei tempi e nei modi. Il suggerimento è di sottoporsi al trattamento non appena si è avuto un trauma o si presenta un problema, in modo tale da non dare il tempo al corpo di instaurare processi compensativi e rendere la guarigione più veloce. Molto spesso poche sedute, 4 o 6, sono sufficienti per alleviare o risolvere definitivamente la maggior parte dei disturbi, siano essi di natura strutturale piuttosto che funzionale; in alcune situazioni, soprattutto quando la problematica è complessa e ormai radicata, possono essere necessari più trattamenti. I risultati che si ottengono in genere, durano a lungo.

A chi si rivolge

La tecnica Bowen può essere applicata con sicurezza ad ogni persona e in ogni età e molte sono le testimonianze documentate che conprovano l’utilità di questa tecnica.

Occorre comunque sottolineare, anche se la tecnica è utilizzata anche da molti terapeuti, essa non sostituisce mai il parere del proprio medico.

Come si svolge
Una seduta del Massaggio Bowen solitamente ha una durata che va dai 30 ai 60 minuti e già dopo 4-6 applicazioni si possono apprezzare i primi risultati; si basa su una serie di contatti delicati, con una sequenza prestabilita, che agiscono su punti chiave della muscolatura e dei tendini. Tali punti fanno parte di una fitta e precisa mappa che si rifanno ai principi dell’osteopatia e della naturopatia.
Dopo un’attenta analisi preliminare della persona in cui si osserva la postura, la modalità di camminare, l’allineamento dell’asse corporeo, il posizionamento della mandibola, la qualità della pelle e gli occhi, si sceglie la modalità di intervento. Nel primo incontro, che generalmente è simile per tutti, si interviene per riportare il bilanciamento nel sistema e si invita poi la persona a mettersi in ascolto, nei giorni successivi, dei messaggi che il corpo invierà e cominciare il cammino verso il cambiamento. Durante il trattamento, generalmente, la persona cade in uno stato di profondo rilassamento. Le sensazioni che affiorano sono legate al calore o, al contrario, si possono avvertire brividi. In una seduta si esercitano sul corpo del paziente delle pressioni lasciando alcuni minuti o più di pausa tra l’una e l’altra. È in questa sorta di sospensione che il corpo “reagisce” e trova le giuste risposte per riportarsi in uno stato di equilibrio. Il ruolo dell’operatore è quello di provocare leggere modificazioni e poi di lasciare che il corpo trovi la strada per ripristinare il corretto flusso energetico.

Come viene praticato il Bowen?

 Il Bowen è un trattamento che viene eseguito in specifiche aree lungo tutto il corpo e consiste in una serie di tocchi, molto delicati, alternati a pause di 2-3 minuti durante le quali la persona che riceve il trattamento viene lasciata riposare comodamente sul lettino.